IL CERCHIO DI GIOIA L’animazione è per prima cosa un momento di gioia
Quando sentiamo dire “cerchio di gioia” colleghiamo subito questa frase all’animazione. Eppure la storia del cerchio di gioia nasce da un’altra parte, nasce per prima cosa dall’idea di fare qualcosa di bello per gli altri.
L’animazione è per prima cosa un momento di gioia. È un momento in cui ci si ritrova per stare insieme, attraverso canti, balli, giochi, racconti, scenette. Fare animazione non può essere ridotto solamente al “fare i balli”, non deve essere un tappabuchi, ma deve essere al contrario un momento bello e importante della giornata.
Animazione, nel senso letterale del termine, significa “dare anima, fare movimento, donare felicità”. Il primo tratto distintivo dell’animazione deve quindi essere proprio questo: donare gioia.
L’animazione è un momento importante della giornata: permette di ritrovarsi tutti insieme, grandi e piccoli, senza distinzioni. Anche chi “fa” animazione non deve mai dimenticarsi di essere al pari di tutti gli altri, non è migliore o più bravo dei bambini e dei ragazzi che ha di fronte.
Nel momento in cui facciamo animazione è bene che ci mettiamo tutti in gioco! Naturalmente c’è chi se la cava meglio in un ambito e chi in un altro, qualcuno è più bravo con la chitarra, qualcuno riesce meglio nel ballo, qualcun altro preferisce i giochi. È proprio questa varietà di interessi che genera una grande varietà nell’animazione e quindi la sua buona riuscita. La cosa importante è che gli animatori si mettano in gioco per primi in qualsiasi contesto. Di conseguenza i ragazzi faranno lo stesso. Vedere quelli più grandi che “ci mettono la faccia” è lo stimolo più grande per i piccoli!
Una buona animazione è infine una animazione varia. Non possiamo chiedere ai bambini di fare dieci balli di fila o un gioco via l’altro senza sosta. È bene che un’attività sia interrotta quando il livello di energia e di attenzione è massimo. Ecco quindi che variando facciamo in modo che nessuno si annoi, e che soprattutto tutti trovino un momento in cui si sentono davvero protagonisti e coinvolti.
Curare l’animazione significa dare ai nostri ragazzi un momento di gruppo vero e autentico, in cui tutti siano protagonisti in prima persona e contemporaneamente capiscano che non sono soli ma sono parte di un gruppo, dove tutti sono importanti allo stesso modo.
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