Il tema dell’Oratorio estivo 2016 ci invita a metterci in cammino e a ripercorrere il lungo viaggio dell’esodo che ha coinvolto migliaia di Ebrei secoli e secoli fa. È un viaggio che ci interroga e fa sorgere in noi domande, dubbi e questioni profonde: questo viaggio è per tutti? L’esodo era per tutti? O forse qualcuno è stato escluso?
All’interno del popolo d’Israele ci saranno state personalità diverse, potenzialità variegate e abilità eterogene ma nessuno è stato escluso: tutti hanno condiviso i passi verso la liberazione.
«Noi andremo coi nostri fanciulli e coi nostri vecchi, coi nostri figli e con le nostre figlie; andremo con le nostre greggi e coi nostri armenti, perché dobbiamo celebrare una festa all’Eterno» (Es 10,9).
Ogni percorso è fatto di scelte, bivi e decisioni ed è in questo contesto che l’Oratorio estivo deve essere accessibile a tutti e includere le diverse personalità e potenzialità che possono abitarlo.
La grande sfida che ci viene proposta è quindi quella di pensare, costruire e infine realizzare un Oratorio che sia inclusivo e che abbia come fine quello di invitare tutti, anche le persone con disabilità, a intraprendere un viaggio insieme da protagonisti.
 
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