RICORDARE tappa 1
Rebecca e Ruben da soli. Rebecca ha in mano un retino e cerca di acchiappare delle farfalle. Ruben lancia distrattamente dei sassi nello stagno. È evidentemente annoiato.
Rebecca Ci sono quasi… NO! Mi è scappata ancora una volta!
Ruben Bene, hai visto che avevo ragione io? Non sei capace di prenderle… tanto vale che giochiamo insieme a Senet.
Rebecca Non se ne parla nemmeno! Ho deciso che voglio prenderne una e ce la farò! Sono decisa, sai?
Ruben A me pare che tu sia molto cocciuta e anche un po’ imbranata (ride).
Rebecca Piantala! Vorrei vedere te!
Le farfalle in Egitto sono così rare, che per sopravvivere hanno dovuto sviluppare un’agilità pazzesca! È per questo che faccio fatica…
Ruben Se è così basterebbe trasferirci, no? In un posto in cui le farfalle siano un po’ più… tranquille!
Rebecca Beh, se siamo in Egitto una ragione ci sarà… qui abitiamo e sono le farfalle di qui che voglio catturare!
Ruben Già, appunto… ma perché noi abitiamo qui?
Rebecca Forse perché sei nato qui?
Ruben Certo, però noi non siamo Egiziani, giusto? Guarda i vestiti di Ramses o Amira o Sa-naa… non sono mica come i nostri! Per non parlare della loro lingua: non è certo quella che ci hanno insegnato mamma e papà…
Rebecca Beh, l’importante è capirsi no?
Ruben No! (Si mette di fronte alla sorella per bloccarla). Lo voglio sapere. Perché noi che siamo Ebrei, «discendenti di Abramo, Isacco e Giacobbe», come ci insegnano al ca-techismo, siamo qui in Egitto?
Rebecca Ah, ci sono! Perché io potessi diventare la più famosa cacciatrice di farfalle dell’universo!
Ruben Allora stiamo freschi… dai portami dal vecchio Simeone… lui sa sempre tutto…
Rebecca Simeone? Quel vecchio logorroico?!? Non ci penso nemmeno… lo sai che quando attacca a parlare non smette più…
Ruben (Scoppia a piangere) Cattiva!! Sei cattiva ed egoista!! Pensi solo a te!
Rebecca No, dai, non fare così. Vieni, che ti accompagno!
Ruben (Che evidentemente ha fatto finta di piangere, salta al collo della sorella e l’abbraccia) Grazie sorellona! Sei la migliore di tutto l’Egitto.
I due si avviano verso il vecchio Simeone.
Rebecca Buongirono signor Simeone!
Ruben Buongiorno!
Simeone Buongiorno a voi ragazzini… ma, sbaglio o siete in figli di Elidàd, il figlio di Chislon?
Rebecca Proprio noi! Io sono Rebecca…
Simeone … oh il tuo nome è benedizione! Come la nostra amata antenata, la figlia di Làbano, la moglie di Isacco, madre di Esaù e Giacobbe. Da lei nacquero i nostri padri e an-che tutti gli Edomiti. E tu (rivolto a Ruben), come ti chiami, piccolino?
Ruben Piccolino? Non direi, signore. Ho già sette anni e sono alto due cubiti e mezzo!
Rebecca Comunque si chiama Ruben!
Simeone Ruben «esuberante in fierezza ed esuberante in forze»: così Giacobbe benedisse il suo primogenito…
Rebecca (seccata per le lungaggini di Simeone) Ecco sì, però noi avremmo una domanda da farle, signor Simeone…
Simeone Ditemi pure.
Rebecca ecco, dunque… noi siamo Ebrei giusto?
Simeone Certo, discendenza di Abramo!
Ruben E allora perché abitiamo in Egitto? Perché parliamo aramaico? Perché non siamo come tutti gli altri?
Simeone Sedetevi, miei piccoli amici. Devo raccontarvi una storia molto lunga…
Rebecca Ma… io… le farfalle…
Simeone Tanti anni fa, il Signore Dio – benedetto egli sia! – chiamò nostro padre Abramo. Egli era un uomo anziano e stimato e abitava a Ur dei Caldei. Gli disse: «Voglio fare di te un popolo, una grande nazione!». E Abramo protestò: «Signore, io sono vec-chio, mia moglie sterile… forse hai sbagliato persona». Ma il Signore era certo: «Tu sarai padre di una moltitudine di genti.
Ruben Ma “Tur dei Sampei” è in Egitto?
Simeone (ride) La città si chiama Ur ed era abitata dai Caldei, che vivevano al tempo in Me-sopotamia (rivolto ai ragazzi potrebbe dire: “Voi oggi lo chiamate Irak”). Da lì partì, con la moglie Sarai per la terra di Canaan (rivolto ai ragazzi potrebbe dire: “Voi oggi la chiamate Palestina”). Qui – la faccio breve! – dopo molte peripezie gli nacque un figlio, Isacco, il quale a sua volta ebbe un figlio, di nome Giacobbe.
Rebecca Quel Giacobbe? Quello… dei dodici figli?
Simeone Brava! Proprio lui! E allora ricorderai che quegli uomini soffrivano la fame finché non decisero di trasferirsi in un paese in cui avevano sentito dire che il pane non mancava. Indovinate un po’ quale?
Ru & Re (Insieme) L’Egitto!
Simeone Bravissimi! Ecco spiegato perché noi, che siamo Ebrei, abitiamo in Egitto. Con ciò sono passati 400 anni, un lungo tempo. Grazie amici della domanda: fa sempre bene ricordare la propria storia per capire da dove veniamo!
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